venerdì, dicembre 30, 2005

Estate 2004, Rodellosso (Pienza, SI), Sud.



Foto del 20 Agosto 2004 (cliccare per una visione ingrandita), fatta dall'agriturismo Rodellosso, fra Pienza e San Quirico d'Orcia (Siena). Ecco un cielo decente. Le condizioni di esposizione erano le stesse (F2,8, 15s, 400 Iso: corrispondono alla massima sensibilità che la fotocamera permette). Il fondo cielo, in questo caso, viene letto a valori di R, G, B, circa 6-8. Estrapolando (perchè non sono sicuro della curva di calibrazione della fotocamera nella parte bassa) questi numeri dovrebbero corrispondere ad una magnitudine superficiale del fondo cielo intorno a 20.7. La Via Lattea (nell'originale) si percepisce come un lieve aumento nella lettura dei pixel (e infatti dovrebbe avere una magnitudine superficiale fra 21 e 22).

Situazione verso Est


Questa sera il livello di inquinamento luminoso è circa lo stesso di ieri: nella stessa zona di Cassiopea trovo gli stessi livelli (anche se visivamente avrei detto che oggi è un po' meglio, ma forse è meglio solo all'orizzonte).
La foto questa volta è fatta verso Est, dove, a 15 km in linea d'aria, c'è la zona industriale (altamente inquinante) di Porto Marghera. La luminanza del cielo, nella zona delle Iadi, secondo le mie stime è 18.4 nel canale Green, 18.1 nel canale R, 18.6 nel B. Scendendo verso l'orizzonte è una desolazione: vicino alla nebulosa di Orione: 17.1 nel B, 17.6 nel G, 18.2 nel B. Da notare che la Nebulosa ha una magnitudine superficiale elevata.

Sulla valutazione della qualità del cielo (che cosa significa 17 mag/arcsec^2) riporto questo link (fra i tanti): http://mysite.verizon.net/vze55p46/id18.html .

La seconda foto (in basso) parla da sola: sono le luci che illuminano a giorno l'area di movimentazione di un magazzino di un centro commerciale a circa 1 km in di distanza (mi sa che tengono illuminato in "funzione antifurto", ?!?, dato che non ho mai visto alcuna attività di notte).

giovedì, dicembre 29, 2005

Prima misura sotto le stelle


Immagine del solito angolo di cielo, questa sera finalmente le stelle si vedono (~insomma...). Una versione ingrandita a 640x480 della foto si può avere cliccandoci sopra (io ho lavorato sull'originale da 5 megapixel RAW).
Notare il quadrato del Pegaso, Andromeda e Cassiopea (allo zenith). Notare anche la galassia di Andromeda, M31.
Col solito metodo la stima dell'inquinamento luminoso, allo zenith è circa 18.3 mag/arcsec^2 (letture RGB fra 51 e 58 su 255). Il cielo non è per nulla limpido, anzi c'è molta foschia. Rispetto al caso di cielo coperto è due magnitudini meglio (circa). Significa che ora torna indietro circa il 13% della luce del cielo uniforme del 27 dicembre.

Ma quanto sono precisi questi numeri in assoluto?... Beh, risponderò un po' alla volta (sto facendo le mie verifiche). Però in questo momento faccio notare che M31, che si vede, viene letta (sul mio file RAW) con valori di pixel intorno a 78, che corrispondono alla magnitudine supericiale 17.2. Ma quanto è il valore reale della magnitudine superficiale del nucleo di M31? Io ho trovato questo: http://arxiv.org/pdf/astro-ph/0505077 (figura 2 in fondo: 17.qualcosa!!.. giuro... l'articolo l'ho letto dopo che avevo fatto la mia stima).

martedì, dicembre 27, 2005

Effetto di un filtro Deep Sky


Questa sera due foto.
La prima è il solito angolo di cielo (Sud-Ovest), solite condizioni.
Nella seconda è anteposto un filtro larga banda Deep Sky (IDAS LPS).
Il livello medio dei pixel della parte centrale delle foto (un'area di 344x592 pixel) vale 211 nella prima foto e 153 nella seconda (ho isolato due rettangoli delle dimensioni indicate al centro delle due foto).
Il livello 211 (prima foto) corrisponde ad una luminanza di 16.08 mag/arcsec^2 (3 decimi peggio peggio di ieri sera). Il livello 153 (seconda foto) corrisponde a 16.74.

Al di là del fatto che questi valori potrebbero essere affetti da un errore sistematico (cioè non essere accurati, o meglio, aver entrambi un errore uguale e anche consistente) è significativa però la differenza fra i due: 0.66 magnitudini in favore del filtro (quasi un fattore due!!). Il filtro, per altro, non assorbe un fattore due in luce bianca (è del tutto evidente anche alla più superficiale ispezione visiva).

lunedì, dicembre 26, 2005

Misurare l'inquinamento luminoso con una fotocamera digitale.


Nuova immagine del cielo inquinato, questa volta la direzione è Sud-Ovest. Si nota ancora un pezzo di grondaia (la fotocamera punta molto in alto).

Per la stima dell'inquinamento luminoso procedo in questo modo.

1) Imposto la modalià manuale, con il massimo tempo di esposizione (T=15 s) e con il diaframma massimo (F/2,8). Queste impostazioni corrispondono ad una esposizione EV = -1. (EV=0 per F/1 e T=1s, aumenta di 1 per ogni diaframma che si chiude e per ogni tempo che si riduce; in questo caso sono 3 diaframmi in meno (1-1,4-2-2,8) e 4 tempi in più (1-2-4-8-15 s).
2) Blocco il fuoco all'infinito e lo zoom a 28 mm (equivalenti).
3) Imposto la sensibilità al massimo (nel mio caso 400 ISO).
4) Scatto (preferibilmente in modalità RAW, altrimenti sarebbe da bloccare anche le varie altre impostazioni di modifica dell'immagine: niente effetti di nessun tipo, ecc. ecc.).

In queste condizioni la fotocamera espone per una scena di luminosità (media) pari a:

BV = EV-SV

dove EV è il valore di esposizione impostato con tempi e diaframmi (nell'esempio EV=-1) e SV è il fattore che tiene conto della sensibilità della "pellicola" (SV=5 per ISO=100, 6 per ISO 200, 7 per ISO 400 e così via).

Nell'esempio BV = -1-7 = -8.

Adesso occorre convertire BV nella luminanza in mag/arcsec^2. La formula è la seguente (volendo si potrebbe convertire anche in cd/m^2, ma non vorrei fare confusione e quindi metto subito la formula nelle unità "astronomiche"):

m = 11.247 - 0.75257*BV

Fatti i calcoli, nell'esempio risulta: m=17.3. Significa che con le impostazioni della fotocamera (F/2,8, T=15s, ISO 400) una scena di luminanza media pari a 17,3 mag/arcsec^2 risulta esposta correttamente.

5) Determino l'effettiva esposizione ottenuta (cioè se il "soggetto" è sovra o sottoesposto e di quanto).
Per esempio, nella foto sopra, esaminando le immagini (usando anche il software a corredo della fotocamera, ma sulla valutazione della sovra/sotto esposizione scriverò un altro post) si può stimare che le nuvole sono sovraesposte per circa 1.2 EV, che corrispondono a 0.8-0.9 magnitudini (per la precisione 0.75257 magnitudini per 1 EV).

6) Apporto la correzione per la esposizione effettiva. Nell'esempio si ha una stima della luminanza delle nuvole:

msky = 17,3-0,9 = 16,4 mag/arcsec^2.

sabato, dicembre 24, 2005

Inquinamento luminoso


Questo è il cielo allo zenith, ripreso da casa mia. Nella parte alta della foto si vede un pezzo di grondaia (sembra un po' curvo per via della deformazione a barilotto dell'obiettivo). Il cielo è quella robaccia arancione al di sotto della grondaia.

Canon PowerShot S60 a F/2.8; esposizione 15 secondi; sensibilità impostata a 400 ISO.

La luce è quello che le nuvole riflettono, che è poi la luce che parte da terra verso il cielo (più o meno). Il colore arancione è quello delle lampade al sodio (che dovrebbero essere predominanti nella mia zona).

Sto cercando un sistema per misurare la luminanza del cielo usando la fotocmaera digitale (poi spiegherò, se funziona). La mia stima in questo caso è di una luminanza di circa 16 magnitudini per arcsec quadrato.

venerdì, dicembre 09, 2005

Oculare Hyperion 8mm


Ottimo oculare non c'è che dire, con il mio Mk67 (Maksutov-cassegrain) si è comportato in maniera eccellente, quasi perfetto su tutto l'ampio campo (68° dichiarato dal costruttore).
Questo oculare è possibile usarlo sia con diametro 31,8mm sia 50mm svitando la parte inferiore dove c'è un gruppo ottico negativo.
A prima vista risulta molto curato anche se abbastanza grande e pesante ma perfettamente maneggiabile grazie alla fascia in gomma morbida che garantisce un'ottima presa.
Il "test" l'ho eseguito in una serata con la luna bassa ma ancora sopra l'orizzonte, provandolo in tutte e due le combinazioni in condizioni discretamente turbolente e quindi negative per l'osservazione in alta risoluzione.
In configurazione 8 mm risulta ingrandire un pò di più del mio oculare zoom portato alla stessa focale, il campo è molto buono ed ampio. Appoggiando l'occhio sulla comoda gomma, questo risulta essere nella posizione ideale, con tutto il campo visibile e con una buonissima protezione dalle luci esterne. Ho osservato il trapezio in M42, con sorpresa anche se con pazienza nell'attendere il momento di minor turbolenza sono riuscito ad osservare le componenti E ed F, quest'ultima non senza difficoltà. Merito sicuramente del mio Mk67 otticamente eccezionale capace di sfornare stelle piccolissime e di separare bene le componenti strette.
Ho poi provato l'oculare sul ammasso aperto Ngc2158 nelle vicinanze di M35 e sono rimasto sorpreso nella capacità di risolvere discretamente l'oggetto. Marte non faceva testo anche se si vedevano delle striature nere, ma il tutto immerso in una forte turbolenza.
Tutto questo rapportato con lo zoom al massimo ingrandimento (8mm), che si comportava molto bene, l'hyperion comunque aveva quel pizzico in più che faceva la differenza.

Poi sono passato alla configurazione da 50mm, qui sono rimasto perplesso perchè per poter osservare bisogna abbassare la gomma distanziatrice dell'occhio tanto comoda nella versione da 31,8mm.
Non è stato possibile osservare tutto il campo inquadrato tanto è ampio, la correzzione non è delle migliori già da metà campo per diventare assurda verso l'esterno. Altro problema riscontrato è l'appannamento del oculare visto la poca estrazione pupilare, ma accontentandosi di osservare un campo minore quindi tenendo l'occhio più lontano è realmente fruibile come oculare ad ampio "respiro" godibilissimo su oggetti estesi come M42 M45 ecc.

Conclusioni: Ho provato altri oculari di ottima qualità e posso affermare che questo oculare usato con il telescopio in questione ha tutte le caratteristiche per porsi allo stesso piano di oculari più blasonati, naturalmente usato in configurazione da 31,8.