domenica, giugno 07, 2009

StarmapPro per iPhone e iPod touch



Sono venuto a conoscenza di questa applicazione per iPhone e iPod touch una settimana fa. Il video della versione Pro è stato così convincente, che nel giro di una settimana mi sono comprato un iPod touch e la versione Pro.

Starmap Pro riunisce le funzioni di un planetario, con oltre 2.5 milioni di stelle e gli interi cataloghi NGC e IC, e le funzioni di assistente alle osservazioni. A mio parere non ha quasi nulla in meno rispetto ai applicazioni desktop il cui costo è superiore al costo complessivo di iPod touch e software. Ma c'è un vantaggio non da poco: sta tutto nel palmo della mano. Non è solo il fatto che non ci si porta più sul campo il computer (con la batteria -che il gelo potrebbe anche rovinare-, tavolo, sedie), oppure i tre tomi di Uranometria, o lo Sky atlas, che aperto è così largo che non si sa dove appoggiarlo. Già questi vantaggi da soli valgono l'acquisto, ma ce ne sono altri.

Ieri sera l'ho provato, a casa con un cielo orribile. Ecco le mie impressioni.

L'oggetto sta nel palmo della mano. Ha la possibilità di definire i campi di vista del cercatore e dei diversi oculari per ogni telescopio. Guardando il "coso" si vede quello che si dovrebbe vedere nel cercatore, e questo mentre si è all'oculare del cercatore (o del telescopio). Per non parlare della possibilità di avere i cerchi telrad sovrapposti.

Nasce un nuovo modo di fare starhopping. Tradizionalmente lo starhopping si fa in questo modo: si cerca a occhio nudo un percorso di stelle che arriva vicino all'oggetto e si cerca di individuare in cielo il punto in cui sta l'oggetto. Si punta là, magari aiutandosi con i cerchi del telrad. Si pounta cioè un punto vuoto in una precisa posizione rispetto alle stelline intorno. Poi si guarda nel cercatore e, se l'oggetto non si vede, si cerca di mettere il crocicchio nel punto giusto aiutandosi con le stelle visibili nel campo. A questo punto spesso e volentieri si deve lasciare il telescopio, tornare al tavolo dove sta il computer, memorizzare le stelle intorno all'oggetto (che spesso hanno tutt'altra scala, orientazione e intensità), ritornare al cercatore, cercare di riconoscere il campo di stelle e puntare. Non è infrequente che sia necessario fare due-tre andirivieni.

Con il "coso" lo stile cambia. Si cerca una stella visibile a occhio nudo vicino all'oggetto e la si punta. Si punta cioè un punto nel quale si vede qualche cosa. Poi, con il coso in mano all'oculare, si guarda il campo stellare simulato intorno alla stellina (vedi la prima figura) e lo si riconosce immediatamente nel campo del cercatore. A questo punto si naviga con il cercatore di stellina in stellina, aiutati dal fatto che il crocicchio e il campo sono orientati giusti, si segue la navigazione nel "coso" e voilà, ecco giunti a destinazione. Lo stile è diverso perché invece che fare il percorso a occhio nudo e puntare la direzione dell'oggetto, si punta una stella visibile e si fa il percorso al cercatore. La differenza è enorme.

Si possono poi prendere appunti (come nella figura che segue). Ora e data sono automatiche. A proposito, è anche molto facile determinare la mv limite (si cerca la stellina e la si clicca nel coso).



Ecco i miei appunti di ieri sera (il buco fra le 00.45 e le 01.39 è dovuto a nuvole):

07/06/09 00.44 NGC 6210, 360x, allungata E-O, nucleo con bordo sfumato, UHC 260x meno dettagli.
07/06/09 00.45 SQM 17.97 mv 4.3 (a 60° di altezza).
07/06/09 01.39 mv 4.8 (zenith) SQM 18.03.
07/06/09 01.50 M92 risolto 86x 172x 260x, stelle puntiformi a 172x.


Addendum 09/06/2009

Ci sono due funzioni che meritano di essere ricordate in modo particolare:

1) Importazione di oggetti dal database SIMBAD. Starmap ha una funzione "ricerca web". Si inserisce l'identificativo di un oggetto (per esempio PK 080-06.1) e il sistema accede al database SIMBAD creando un nuovo oggetto (in questo esempio Cignus Egg) con relativi dati e posizione. L'oggetto si può poi trovare con il soliti metodi. In pratica ci si può costruire una lista personalizzata scegliendo fra i 4 milioni e mezzo di oggetti del database. Un modo molto comodo per pianificare le osservazioni è quello di prendere gli identificativi a tavolino a casa, partendo dalla Uranometria oppure dallo Sky Atlas. Usando il browser a casa si può anche vedere le foto dell'oggetto che si andrà a osservare (volendo lo si può fare anche con Safari dall'iPhone, sempre che ci sia copertura).

2) La funzione "path finder" traccia una linea di congiunzione fra la stella più opportuna accanto all'oggetto e l'oggetto stesso. Questa linea resta visibile anche in modalità simulazione del cercatore o del telescopio. In pratica è una specie di guida che fornisce la direzione per trovare l'oggetto partendo dalla stella. E' veramente utile, un TOM TOM del cielo. Si punta la stella e si segue la linea fino all'oggetto.

2 Commenti:

At 8 giugno 2009 alle ore 09:16, Anonymous Anonimo said...

Ciao,
grazie per la prova sul campo di StarmapPro.
Sulle specifiche si parla di una funzione che usa l'accellerometro dell'iPod: ne sai nulla?

Grazie

Peppe

 
At 9 giugno 2009 alle ore 00:02, Blogger Mauro Da Lio said...

L'accelerometro serve per orientare automaticamente la mappa se tieni l'iPod in mano contro il cielo. Quando ci sarà il magnetometro si orienterà automaticamente anche in azimut.

 

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